Pratica e Lettere

La battaglia con Mara
di John Coleman

Fino a che esiste l’ignoranza e i Sankhara restano intatti, ci saranno pensieri, coscienza, attaccamento, avversione, sensazioni, sentimenti, esperienze, l’illusione del Sé, che sono tutte distrazioni e sofferenza. Questa ignoranza e le sue conseguenze ingaggeranno una furiosa battaglia per dominare qualsiasi saggezza che potrebbe esistere.

La saggezza dell’esperienza della dissoluzione di sensazioni per mezzo della consapevolezza di Annica e l’esperienza di Dukkha - in tutto quello che è riconoscibile - interferirà con il manifestarsi dell’ignoranza. Una coraggiosa battaglia deve essere ingaggiata per incrementare la quantità di silenziosa e ininterrotta esperienza di Annica al livello necessario per superare il potere dell’ignoranza.

A un certo momento, appena i poteri dell’ignoranza saranno totalmente consumati attraverso la saggezza, la battaglia finirà.
La sofferenza si fermerà. Perseveranza, sopportazione e diligenza terminano nella vittoria con la ricompensa del Nibbana.

Quando si dice che ogni cosa esistente è vuota, non significa che niente esiste. Tutto esiste, ma senza – vuoto di – un Io o Sé. Tutto è impersonale.

A causa dell’ignoranza la mente ha personificato il sé e materializzato il corpo risultante nei cicli di rinascita e sofferenza.

“Cos’è l’uomo? L’uomo è, dopo tutto, forze mentali personificate”.
“Cos’è la materia? La materia non è nient’altro che forze mentali materializzate, un risultato della reazione di forze morali e immorali”

La mente perciò predomina sopra ogni cosa.

il Buddha

La mente, come il corpo, è instabile, insoddisfacente e insostanziale.

Il corpo è vuoto di Sé.
La mente è vuota di Sé.
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