Momentum Vitae est meditatio


BENVENUTI, il mio progetto sul web nasce con l'intento di conservare e condividere

gli insegnamenti di Anapanasati e Vipassana al fine di affrancarsi dalla sofferenza esistenziale

sotto la guida di un insegnante autorizzato. Questo secondo la dottrina del Buddismo Theravada,

nella tradizione birmana di Sayagyi U Ba Khin, in memoria del suo allievo John Earl Coleman.

Tali insegnamenti sono preservati e perpetuati per il beneficio delle future generazioni,

per questo sono conservati con l’indicazione protettiva della perfezione, verità e devozione.

Tutte le nostre azioni sono dirette nello spirito del Damma.


WELCOME, my web project was born with the intention of preserving and sharing

the teachings of Anapanasati and Vipassana, in order to be free from existential suffering

under the guidance of a licensed teacher. This according to the doctrine of Theravada Buddhism,

in the Burmese tradition of Sayagyi U Ba Khin, in memory of his student John Earl Coleman.

Such teachings are preserved and perpetuated for the benefit of future generations,

for this reason they are preserved with the protective indication of perfection, truth and devotion.

All our actions are directed in the spirit of the Dhamma.


Cos'è il Buddismo per Sayagyi U Ba Khin
3°Lezione - 14 ottobre, 1951

Questa è la terza di Tre Lezioni date da U Ba Khin nel 1951, al Religion Life Forum nella Chiesa metodista Inglese sulla strada della Pagoda di Signal a Rangoon, in Birmania.

La Legge dell'Origine Dipendente, La Legge di Causa ed Effetto 

Le mie lezioni su “Cos’è il Buddhismo” non sarebbero complete senza un riferimento, anche se breve, alla Legge di Paticca-samuppada (la Legge dell’Origine Dipendente) e la Legge di Patthana (la Legge delle Relazioni, o Causa ed Effetto).

La Legge dell’Origine Dipendente

Vi ricordo che nel riassumere la mia prima lezione, menzionai come il Principe Siddhattha, l’asceta errante, realizzò la verità e divenne un Buddha. Per non dimenticare ripeterò ancora quella parte. In verità, il Principe Siddhattha ottenne Samma-sambodhi e divenne il Buddha, il Risvegliato, l’Illuminato, l’Onniscente. Egli era risvegliato in un modo rispetto al quale tutti gli altri stavano dormendo e sognavano. Egli era illuminato in un modo rispetto al quale tutti gli altri uomini inciampavano e brancolavano nella tenebra. Egli sapeva con una conoscenza rispetto alla quale tutto ciò che gli altri uomini sapevano era una sorta d’ignoranza.

Tutte le religioni, senza dubbio, proclamano di indicare la via verso la Verità. Nel Buddhismo, fintanto che uno non ha realizzato la verità (cioè le Quattro Nobili Verità), uno è ignorante. E’ questa ignoranza (Avijja) che è responsabile della generazione delle forze mentali (Sankhara) che regolano il continuum della vita (o coscienza – Vinnana) in tutti gli esseri senzienti. Proprio appena il continuum della vita è stabilito in una nuova esistenza, mente e materia (Nama e Rupa) appaiono in modo automatico e correlato. Questi, a loro volta, si sviluppano dentro un veicolo o corpo con centri sensoriali (Salayatana). Questi centri sensoriali fanno sorgere il contatto (Phassa) e il contatto di questi centri sensoriali con gli oggetti di senso fa sorgere le impressioni sensoriali (Vedana) che hanno l’effetto di suscitare il desiderio (Tanha) seguito appresso dall’attaccamento o adesione al desiderio (Upadana). E’ tale attaccamento, o adesione al desiderio, che è la causa del divenire (Bhava) o dell’esistenza che accompagna la nascita (Jati), la vecchiaia, la malattia, la morte, l’ansietà, l’agonia, l’afflizione, etc. (Jara-marana, etc.) che denotano tutte sofferenza. In questo modo il Buddha rintracciò nell’ignoranza l’origine della sofferenza.

Così il Buddha disse:

"L’ignoranza è l’origine delle forze mentali; Le forze mentali sono l’origine del continuum della vita; Il continuum della vita è l’origine di mente e materia; Mente e materia sono l’origine dei centri sensoriali; I centri sensoriali sono l’origine del contatto; Il contatto è l’origine delle impressioni (sensoriali); Le impressioni sono l’origine del desiderio; Il desiderio è l’origine dell’attaccamento; L’attaccamento è l’origine del divenire (o esistenza); Il divenire (o esistenza) è l’origine della nascita; La nascita è l’origine della vecchiaia, malattia, morte, ansietà, agonia, dolori, etc. (che sono tutti sofferenza)."

Questa catena di origine è chiamata la Legge dell’Origine Dipendente e la causa (o radice) di tutte queste è quindi Avijja (l’ignoranza) – cioè ignoranza della Verità. E’ vero che superficialmente il desiderio è l’origine della sofferenza. Questo è così semplice. Quando volete una cosa, sorge il desiderio. Dovete lavorare per ottenerla oppure soffrite per essa. Non è però abbastanza. Il Buddha disse: 

“I cinque aggregati, che non sono nient’altro che mente e materia, sono anch’essi sofferenza.” Nel Buddismo la Verità della sofferenza è definita solo quando uno la realizza vedendo mente e materia come realmente sono (sia all’interno sia all’esterno) e non come sembrano essere. La Verità della Sofferenza è perciò qualcosa che deve essere sperimentata prima di essere compresa. Per esempio, tutti noi sappiamo dalla scienza che ogni cosa che esiste non è nient’altro che vibrazione causata dal movimento rotatorio di particelle sub-atomiche, ma quanti si possono convincere di credere che i nostri stessi corpi sono soggetti alla medesima Legge? Perché allora non provate a sentire le cose come realmente sono nella misura in cui si riferiscono a voi stessi? Per questo scopo uno deve andare oltre lo stato fisico. Uno deve sviluppare energia mentale abbastanza potente da vedere le cose nel loro vero stato. Con lo sviluppo del potere mentale, uno può vedere tutto e dappertutto; più di quello che vede con l’aiuto degli strumenti scientifici più aggiornati. Se è così, perché uno non dovrebbe vedere cosa esattamente sta succedendo in se stesso – gli atomi, gli elettroni e quant’altro, tutto in un veloce cambiamento senza fine? Ovviamente non è facile. 

In realtà, questa Sofferenza Interna è un effetto dell’acuto senso della vibrazione, irradiazione e frizione delle unità atomiche sperimentate attraverso un processo di meditazione introspettiva chiamata Vipassana, con l’aiuto delle potenti lenti del Samadhi. Non sapere questa Verità è veramente ignoranza. Conoscere questa Verità nella sua Realtà Ultima significa la distruzione della radice–causa della sofferenza, ovvero - l’ignoranza - con tutti collegamenti nella catena di causalità che si conclude con quella che chiamiamo “vita” con le sue caratteristiche di vecchiaia, ansietà, agonia, dolori, etc.

Questo è quanto per la Legge dell’Origine Dipendente e la causa - radice della sofferenza.

La Legge di Causa ed Effetto

Ora spostiamo la nostra attenzione alla Legge Causale delle Relazioni come esposte dal Buddha nella Legge del Patthana nell’Abhidhamma Pitaka. Questa è la Legge dello studio analitico nel corso del quale emersero sei raggi colorati dalla persona del Buddha durante la sua lunga meditazione di quarantanove giorni appena dopo il raggiungimento della Buddhità. Abbiamo cinque volumi in testo Pali, di circa 500 pagine ognuno riguardanti l’argomento molto delicato. Vorrei dare in questa sede appena un’idea della Legge. Ci sono ventiquattro tipi di Relazioni sui quali i principi fondamentali della Causa ed Effetto nel Buddismo sono basati. Essi sono:

1. Condizione – Hetu
2. Oggetto – Aramanna
3. Dominio – Adhipati
4. Contiguità – Anantara
5. Condiguità Immediata – Samanantara
6. Coesistenza – Sahajata
7. Reciprocità – Annamanna
8. Dipendenza – Nissaya
9. Condizione Sufficiente – Upanissaya
10. Antecedente – Purejata
11. Conseguenza – Pacchajata
12. Successione – Asevana
13. Azione – Kamma
14. Effetto – Vipaka
15. Supporto – Ahara
16. Controllo – Indriya
17. Ecstasy – Jhana
18. Significati – Magga
19. Associazione – Sampayutta
20. Dissociazione – Vippayutta
21. Presenza – Atthi
22. Assenza – Natthi
23. Sospensione – Vigata
24. Continuazione – Avigata

Adesso vi spiegherò la correlazione fra Hetu (condizione) e Kamma (azione) e l’effetto prodotto dalle loro cause, così come le ho comprese. 

Hetu è la condizione della mente in un momento di coscienza per ogni Kamma (azione) sia fisica, vocale o mentale. Ogni Kamma produce perciò una condizione mentale che è sia morale sia immorale o neutra. Questo è quello che nel Buddismo si chiama Kusala Dhamma, Akusala Dhamma e Abyakata Dhamma. Questi Dhamma sono semplici forze – forze mentali – che fanno insieme l’Universo delle Forze Mentali, come ho spiegato nella mia prima lezione.

Le Forze Morali (Kusala) sono forze positive generate da Kamma (azioni, parole e pensieri) motivate da buone azioni come elemosina, lavoro sociale, devozione, purificazione della mente, etc.

Le Forze Immorali (Akusala) sono forze negative generate da Kamma (azioni, parole e pensieri) motivate dal desiderio, avidità, lussuria, rabbia, odio, insoddisfazione, delusione, etc.

Le Forze Neutre (Abyakata) sono né morali né immorali. Questo è il caso, per esempio, di un Arahat che si è sbarazzato di tutte le tracce d’ignoranza (Avijja). Nel caso di un Arahat, il contatto (Phassa) degli oggetti sensoriali con i centri sensoriali non produce nessuna reazione a qualsiasi impressione sensoriale (Vedana), proprio come nessuna impressione è possibile sull’acqua corrente che è sempre in movimento. Per lui, l’intero quadro del corpo non è altro che una massa in continuo cambiamento e qualunque impressione automaticamente decade insieme alla massa (in cambiamento).

Ora vediamo di sistemare le forze morali e immorali generate da azioni condizionate con i piani dell’esistenza. Per questo scopo, classificherò i piani dell’esistenza a occhio e croce, come segue:

1. Piani di Arupa e Rupa-Brahama / Questi sono oltre la gamma della sensualità. Amore supremo, Compassione Suprema, Suprema Gioia verso il successo o grandezza degli altri ed Equanimità Suprema della Mente sono le quattro qualità mentali che generano purezza trascendentale; forze mentali estremamente brillanti e gradevoli, fresche e leggere che si collocano nei piani più alti dell’esistenza. Questa è la ragione per la quale in questi piani la materia è finissima e non c’è nient’altro che splendore, e i veicoli o corpi dei Brahma non possono identificarsi con la materia ma con la luce e lo splendore. 

2. Piani Sensuali che sono composti dai: (i) – Piani degli Esseri Celesti (ii) – Mondo Umano (iii) – Piani delle Forme Inferiori dell’Esistenza.

Piani degli Esseri Celesti. Tutte le azioni buone e meritorie, parole o pensieri che hanno una macchia di desiderio per il futuro benessere creano forze mentali morali che sono molto pure, luminose, piacevoli e leggere. Questo colloca la loro appartenenza nei piani più alti degli esseri celesti dove la materia è sottile, luminosa, piacevole e leggera. Perciò questi esseri celesti possiedono corpi astrali che variano in sottigliezza, luminosità e colore in accordo con i piani ai quali appartengono. Solitamente, loro vivono nella beatitudine celeste fintantoché le forze mentali morali non sono consumate e loro ritornano verso i piani inferiori dell’esistenza. 

Ora andrò al punto (iii) cioè i Piani delle Forme Inferiori dell’Esistenza. Dopo andremo al nostro Mondo Umano (ii).

Piani delle Forme Inferiori dell’Esistenza. Tutte le malignità, il male, le azioni senza merito, parole e pensieri, creano forze mentali che sono impure per natura, oscure, ardenti, pesanti e gravose. Le forze mentali più impure, oscure, ardenti, pesanti e gravose dovrebbero perciò trovare il loro posto all’Inferno, il più basso dei quattro piani dell’esistenza. La materia in tutti questi piani deve, perciò, essere gravosa, rozza, spiacevole e ardente. Il mondo umano è appena sopra del concentramento di queste forze, che sono ‘pensate’ per il consumo da parte di quegli esseri destinati a tali forme inferiori dell’esistenza. Questi esseri, con l’eccezione di quelli appartenenti al mondo animale, sono invisibili all’occhio umano ordinario ma visibili soltanto a quelli che hanno sviluppato gli elevati poteri del Samadhi assicurandosi l’Occhio Divino. Qui (su questo piano NDT) predomina la sofferenza, sia fisica sia mentale. Questo è proprio l’inverso di quello che accade nei Piani degli Esseri Celesti.

Il Mondo Umano. Adesso arriviamo al mondo umano. Questo è una mezza-via fra il paradiso e l’inferno. Noi sperimentiamo piacere e dolore mescolati insieme, determinati in percentuali che sono conformi al Kamma del nostro passato. Da qui possiamo, sviluppando la nostra attitudine mentale, attirarci nelle forze che si trovano ai piani più alti. Da qui possiamo anche andare giù verso le profondità della depravazione e sintonizzarci con le forze del Livello più basso. Non esiste una costanza come negli altri piani dell’esistenza. Uno può essere santo oggi ma diventare un delinquente dopo. Uno può essere ricco oggi ma diventare presto povero. Qua le vicissitudini della vita sono molto evidenti. Non esiste un uomo che sia stabile, nessuna famiglia stabile, nessuna comunità che sia stabile, nessuna nazione che sia stabile. Sono tutti soggetti alla Legge del Kamma.

Come questo Kamma esce dalla Mente, che è sempre in cambiamento, allora anche gli effetti stessi del Kamma devono necessariamente cambiare.

Sono le condizioni delle forze mentali maligne immerse nella Terra proprio sotto i nostri piedi che danno luogo alla Forza di Gravità. Per tutto il tempo (della vita NDT) l’uomo ha impurità intrinseche che sussistono in lui a prima vista; egli è soggetto a quest’attrazione gravitazionale e se muore con l’attitudine mentale sintonizzata nelle forze di un piano dell’Esistenza Inferiore - nell’ultimo momento della sua vita (quello della morte) - la prossima esistenza è automaticamente in questo piano, allo scopo di ripulire lì – con un modo di dire – il suo debito di forze mentali. D’altro canto, se al momento della morte la sua attitudine mentale è associata con forze del mondo umano, la prossima esistenza può ancora essere in quel mondo. Se, comunque, la sua attitudine mentale nell’ultimo momento della morte è associata con la reminiscenza delle sue buone azioni, etc. la prossima esistenza sarà normalmente nel mondo celestiale, allo scopo di godere lì del saldo a credito dalle sue forze mentali. Si va nel mondo di Brahama se, al momento della morte, la mente di uno non è sensuale, bensì pura e tranquilla. Questo è come il Kamma fa la sua parte nel Buddismo con matematica precisione.

Signore e Signori, questi sono gli insegnamenti del Buddha. Il modo nel quale questi insegnamenti influenzeranno l’individuo dipende da come uno li prende. Uguale si applica alla famiglia, alla comunità o persone in generale. Abbiamo il Buddismo nella Fede e il Buddismo in Pratica. C’è ancora un’altra classe di Buddisti che è proprio etichettata come Buddisti di Nascita. Soltanto i Buddisti in pratica possono assicurarsi il cambiamento dell’atteggiamento mentale in prospettiva. Lasciamoli osservare soltanto i Cinque Precetti. Loro sono i seguaci degli insegnamenti del Buddha. Se questi fossero seguiti da tutti i Buddisti in Birmania, non ci sarebbero lotte intestine come quelle che abbiamo qui. Comunque c’è un altro fattore disturbante: le esigenze corporee. Uno deve avere il minimo necessario della vita. Per una persona la vita è più preziosa di qualsiasi altra cosa. L’inclinazione, perciò, per qualcuno è di infrangere le leggi della disciplina, sia religiosa sia governativa, per la sua personale conservazione e per quelli che dipendono da lui.

Quello che è più importante è generare forze mentali pure e benigne per combattere le forze malvagie che dominano il genere umano. Questo non è per niente facile. Uno non può crescere a un livello di pura attitudine mentale senza l’aiuto di un Insegnante. Se vogliamo un potere effettivo per combattere queste forze, dobbiamo lavorare in modo Dhammico – cioè in accordo con il Dhamma --. La scienza moderna ci ha dato la bomba atomica per il valore che ha, il più meraviglioso e allo stesso tempo il più terribile prodotto dell’umana intelligenza. L’uomo sta usando la sua intelligenza nel modo giusto? Sta creando forze mentali buone o cattive, secondo lo spirito del Buddismo? E’ la nostra volontà che decide come e su quale argomento useremo l’intelligenza. Invece di usare l’intelligenza soltanto per conquistare l’energia atomica all'esterno, perché non la usiamo anche per la conquista dell’energia all’interno? Questo ci darà la Pace Interiore e ci metterà in grado di condividerla con tutti gli altri. Poi irradieremo tali forze mentali purificate e potenti così come contrasteremo con successo le forze maligne che sono tutte intorno a noi. Proprio come la luce di una sola candela ha il potere di scacciare l’oscurità in una stanza, così anche la luce sviluppata dentro un uomo può aiutare a scacciare le tenebre in diversi altri.

Immaginare che “il buono” possa farsi mediante "un male” è un’illusione, un incubo. Il caso in questione è quello della Corea*. Con tutte le vite perse da entrambe le parti, adesso oltre un milione, siamo più vicini o più distanti dalla Pace? Queste sono le lezioni che abbiamo imparato. La soluzione è un cambiamento dell’attitudine mentale del genere umano soltanto attraverso la religione. Quello che è necessario al momento è la padronanza sulla mente e non soltanto la padronanza sulla materia.

Nel Buddismo noi facciamo differenza fra Loka Dhatu e Dhamma Dhatu. Con Dhatu vogliamo significare la natura degli elementi o forze. Loka Dhatu è pertanto materia (con i suoi elementi naturali) dentro il campo del piano fisico. Il Dhamma Dathu, d’altronde, comprende la mente, le proprietà mentali e alcuni aspetti degli elementi naturali che non sono nel piano fisico ma in quello mentale. La scienza moderna procede con ciò che chiamiamo Loka Dathu. E’ soltanto una base per il Dhamma Dhatu sul piano mentale. Un passo avanti e arriviamo al piano mentale, non con la conoscenza della scienza moderna ma con quella del Buddha-Dhamma in pratica.

Almeno Mr.H.A.Overstreet, autore de La Mente Matura (NY: W.W.Norton) è ottimista su quello che è in serbo per le menti maturate. Lui diceva: “La peculiare scienza del nostro secolo è la psicologia. I progressi più drammatici nella fisica e nella chimica sono soprattutto l’applicazione di metodi di ricerca conosciuti. Tuttavia l’attitudine verso la natura e l’esperienza umana che sono arrivate nel nostro tempo sono nuove. Quest’attitudine non poteva arrivare prima. Prima di arrivare doveva esserci una lunga preparazione. La fisiologia doveva essere una scienza evoluta; per la psicologia si tratta anche di fisiologia. La sua mente, fra le altre cose, è una questione di tessuti cerebrali, di nervi, di ghiandole, oppure organi di contatto, olfatto e vista. Non è stato fino a circa settanta anni fa, che la fisiologia era abbastanza sviluppata per rendere possibile la ricerca psicologica, come nei laboratori dell’illustre psicologo Tedesco – William Wundt –. Tuttavia prima della fisiologia doveva esserci una sviluppata scienza della biologia. Siccome il cervello, i nervi, le ghiandole e tutto il resto dipendono da processi, la scienza della cellula vivente doveva maturare prima che potesse emergere un fisiologo competente. 

Tuttavia prima della biologia doveva esserci la chimica; e prima la fisica; e prima ancora la matematica. Così la lunga preparazione va indietro nei secoli. C’è, in breve, un orologio della scienza. Ciascuna scienza deve aspettare fino a che batte la sua ora. Oggi, perlomeno, l’ora della scienza batte nella psicologia, e incomincia una nuova illuminazione. Per essere precisi, gli interessi esplorati dalle scienze recenti sono loro stessi antichi; ma l’accuratezza della ricerca è nuova. C’è, in breve, un tipo di logica ferrea che è insita nel controllo. Ciascuna scienza aspetta la sua peculiare definizione fino a che la sua antesignana non tira fuori i dati e gli strumenti con i quali si dispone la sua esattezza. L’orologio della scienza ora suona un nuovo tempo: inizia una nuova ‘visione profonda’, per rimanere al nostro servizio.”

Posso dire che è il Buddha-Dhamma che dovrebbe essere studiato da tutti per una ‘visione profonda’ di un nuovo genere dentro le realtà della natura umana. Nel Buddismo abbiamo la cura per tutte le malattie mentali che affliggono il genere umano. Sono le forze maligne della mente (passate e presenti) che sono responsabili dello stato attuale delle cose in tutto il mondo. Infondendo un forte senso di Buddismo nelle menti della gente durante i giorni più critici della Birmania, un paio di anni fa, siamo stati in grado di superare la crisi. 

Al giorno d’oggi c’è abbastanza insoddisfazione ovunque. L’insoddisfazione crea brutte sensazioni. Brutte sensazioni creano odio. L’odio crea inimicizia. L’inimicizia crea la guerra. La guerra crea i nemici. I nemici creano la guerra. La guerra crea i nemici, etc. Ora sta diventando un circolo vizioso. Perché? Certamente perché c’è una mancanza di appropriato controllo sulla mente.

Cos’è l’uomo? Dopotutto l’uomo è forze mentali personificate. Cos’è la materia? Dopotutto la materia è forze mentali materializzate, un risultato della reazione delle forze morali (positive) e immorali (negative). Il Buddha disse: “Cittena niyyati loko.” – Il Mondo è fatto di mente –. 

La mente, perciò, predomina sopra ogni cosa. Studiamo allora la mente e le sue caratteristiche peculiari e risolviamo il problema/i che adesso sta affrontando il mondo. 

Esiste un grande spazio per la ricerca pratica nel Buddismo. Sarà sempre benvenuto in Birmania chi è ansioso di trarre profitto dalla loro (dei Birmani) esperienza. 

Signore e Signori. Ho fatto un tentativo per darvi il massimo di quello che conosco sul Buddismo. Sarò felice di dare a qualunque persona interessata altre spiegazioni su qualsiasi punto che lui volesse discutere. Sono grato a voi per la vostra gentile partecipazione e l’interesse che avete portato nelle mie lezioni. Che io possa ancora ringraziare il clero della chiesa per il permesso così gentilmente concesso a questa serie di conferenze nei loro locali.

Pace a tutti gli esseri.

(traduzione dall’Inglese di Mario Amati)

* La guerra di Corea (conosciuta in Corea del Nord come 조국해방전쟁, in Corea del Sud come in 한국전쟁, in inglese Korean War) fu il conflitto combattuto nella penisola coreana dal 1950 al 1953. Essa determinò una delle fasi più acute della guerra fredda, con il rischio di un conflitto globale e il possibile utilizzo di bombe nucleari. (fonte Wiki)
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